
La natura guida il nostro percorso
Fin dal principio il progetto Garesio si è basato sulla forza della territorialità, puntando su aree che potessero sviluppare al meglio il potenziale di ogni vitigno e rispettando un’etica green per le pratiche agronomiche.
I punti chiave della produzione si basano su equilibrio, rispetto e profonda conoscenza del territorio. Tutto inizia dalla vigna in cui l’obiettivo è avere ogni anno una materia prima di qualità; in cantina il vino si fa con “l’uva” e con pratiche non interventiste.
Il nostro intento è quello di avere dei vini che siano figli del terroir e rispettosi del varietale, senza manipolazioni che ne possano alterare la vera natura. Una filosofia razionale, non invasiva “soft and slow”: ogni parcella all’interno della proprietà ha una sua carta di identità e un suo sviluppo che viene assecondato. Dalle concimazioni alle potature, dall’inerbimento interfilare alle sfalciature, passando per i trattamenti e i diradamenti, l’approccio adottato è delicato e mai affrettato.
Tutti i vigneti seguono una viticoltura sostenibile, nel rispetto del territorio e degli uomini che vi lavorano. Il profondo riguardo dedicato alle vigne di Serralunga d’Alba ha spinto l’azienda a scegliere una conduzione dei vigneti più attenta all’ambiente. Tutti gli appezzamenti in questa zona seguono pratiche agronomiche che non utilizzano prodotti di sintesi chimica e dal 2020 anche la cantina è stata certificata biologica.


Tre territori, un'unica passione per l'eccellenza
Nella tenuta a Serralunga d’Alba si trovano i due cru aziendali: Cerretta e Gianetto, entrambi piantati a nebbiolo, che danno poi vita ai baroli.
Cerretta si trova tra i 290 ai 320m s.l.m, conta 1.8 ettari con esposizione a sud. È localizzata su un terreno ibrido, un mix tra le Marne di Sant’Agata Fossili Tipiche e la Formazione di Lequio, che regalano dei suoli marnosi, fini e grigiastri, con alte concentrazioni calcaree miste ad arenarie e sabbia. Generalmente per questo cru in fase di maturazione in legno si predilige la botte da 50 hl.
Gianetto si estende per un ettaro tra i 270 e i 310 m s.l.m. con esposizione ad est. In questo caso ci si trova in piena formazione di Lequio, quindi su suoli ricchi di calcare e carbonato di calcio. Tendenzialmente in fase di affinamento il cru Gianetto sosta in una botte da 25/30 hl.
Nel Monferrato, a Castelnuovo Calcea, si estende invece la tenuta dedicata al vitigno Barbera. In totale si contano 15 ettari di barbera e un ettaro di Sauvignon Blanc su terreni di marne sabbiose e argille. Dall’annata 2021 alla barbera di Nizza DOCG verrà affiancato un altro vino: la Barbera d’Asti, fresca e croccante con affinamento in vasca di acciaio e soli due mesi in legno.
Per quanto riguarda la terza tenuta a Perletto, Garesio ha recentemente investito importanti energie nella valorizzazione del Metodo Classico piemontese attraverso la sua denominazione più importante: l’Alta Langa DOCG. Un progetto che ha portato all’impianto di nuovi vigneti in una terra pionieristica: Perletto, comune immerso nelle colline dell’Alta Langa, sul confine tra la provincia di Cuneo e di Asti. Tre ettari circa coltivati a Pinot Nero e Chardonnay che regalano spumanti di incredibile finezza aromatica ed elegante freschezza.